Che cos’è la manutenzione ordinaria di una caldaia domestica o condominiale?
Quell’operazione periodica, svolta da un professionista, che ha la finalità di mantenere o ripristinare le condizioni ottimali di funzionalità e sicurezza di origine.
Che cos’è l’analisi dei fumi?
È quell’operazione periodica, svolta da un professionista, che, avvalendosi di un’idonea strumentazione, misura ed analizza i gas di scarico verificandone la corrispondenza ai parametri che la legge ha indicato; in caso contrario svolger‡ sulla caldaia le opportune regolazioni o altri interventi che riconducano al funzionamento ottimale.
Cos’è la manutenzione periodica della caldaia?
La manutenzione periodica degli impianti termici, oltre ad essere indispensabile per il buon funzionamento della caldaia, è un obbligo di legge già da tempo consolidato, per le seguenti ragioni:
SICUREZZA: per evitare incidenti incidenti conseguenti a fughe di gas e da monossido di carbonio è necessario che siano mantenute nel tempo le caratteristiche di affidabilità e sicurezza di apparecchi ed impianti e questo Ë possibile solo attraverso una corretta e completa manutenzione periodica che coinvolga non solo líapparecchio, ma anche la rete di adduzione gas, il sistema di evacuazione fumi e gli apparati ausiliari. Grazie alle normative, sempre pi˘ attente e severe, i costruttori hanno adottato soluzioni tecniche e costruttive che hanno elevato di molto la sicurezza degli apparecchi e líefficacia dei loro dispositivi di sicurezza.
I professionisti coinvolti nellíinstallazione e nella manutenzione degli impianti termici sono stati chiamati ad adeguare la loro preparazione tecnica e la loro conoscenza normativa alle nuove esigenze dettate dalla regolamentazione.
RISPARMIO ENERGETICO: un apparecchio nuovo offre il massimo comfort e rendimento in tutte le condizioni di esercizio. Con il passare del tempo, tuttavia, gli elementi funzionali (scambiatori, ventilatore, bruciatore, apparato di evacuazione fumi, ecc.) sono soggetti ad un inevitabile deterioramento che ne provoca il decadimento prestazionale ed un aumento dei consumi. Per questo motivo la manutenzione periodica, condotta attraverso uníaccurata pulizia e uníattenta verifica dei corretti parametri di funzionamento, è un’operazione fondamentale per il mantenimento delle caratteristiche di prestazione e di efficienza iniziali.
CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI INQUINANTI: una caldaia non sottoposta alla corretta manutenzione, oltre che consumare molto più del necessario, emette sostanze inquinanti conseguenti alla non perfetta combustione. L’inquinamento è uno dei gravi problemi del nostro tempo e solo attraverso l’attenzione e l’impegno di tutti si potrà ottenere l’auspicata inversione di tendenza.
COMFORT DI ESERCIZIO: gli impianti termici attuali sono caratterizzati dalla contemporanea presenza di più apparecchi ed accessori, integrati in un unico sistema, che vanno verificati periodicamente affinchè le loro caratteristiche prestazionali rimangano inalterate nel tempo. Il malfunzionamento di uno qualsiasi degli elementi può determinare uno squilibrio generale dell’impianto di riscaldamento con conseguenti anomalie di esercizio che possono penalizzare prestazioni e consumi in misura anche importante.
PREVENZIONE DEI GUASTI E LONGEVITA’ DELL’APPARECCHIO: molti dei guasti dovuti all’usura ed al deterioramento dei singoli componenti possono essere evitati grazie alla pulizia e manutenzione. Oltre al risparmio energetico, è quindi possibile risparmiare ulteriormente attraverso la manutenzione periodica ed evitare così la sostituzione della componentistica danneggiata in conseguenza di un esercizio anomalo o deteriorata da fattori inquinanti esterni, assicurando di fatto una maggior durata dell’apparecchio.
L’accresciuta sensibilità verso questi aspetti, ha determinato l’istituzione di organismi di vigilanza, locali e nazionali, incaricati di far osservare le Leggi in materia di risparmio energetico e contenimento di sostanze inquinanti attraverso verifiche ispettive rivolte all’utenza, e relative sanzioni qualora non siano rispettate le ottemperanze previste.
Qual è la differenza tra una caldaia a produzione istantanea e ad accumulo?
Nella produzione istantanea la caldaia si attiva esclusivamente quando si effettua un prelievo di acqua calda. La caldaia, che è in stand-by, si attiva e scalda l’acqua man mano che le scorre allíinterno. È la modalità di produzione acqua calda di maggior risparmio e di illimitata durata.
C’è però un limite nel produrre alte portate ad elevata temperatura.
La caldaia con accumulo ha al suo interno un serbatoio nel quale è stoccata l’acqua calda; al momento del prelievo comunque si attiva anche la combustione che reintegra ciò che è stato prelevato dal serbatoio.
Questo genere di caldaie è più indicato nei casi di prelievi contemporanei da più rubinetti (ad esempio abitazioni con più bagni) oppure necessità di riempimento vasche da bagno. Permettono maggiori temperature e maggiori portate.
Qual è la differenza tra una caldaia tradizionale ed una a condensazione?
I due generi di caldaie offrono all’utente gli stessi standard di funzionalità; la differenza si rileva nel rendimento di combustione che determina il consumo. Le caldaie moderne tradizionali si collocano su rendimenti che sono intorno al 90-92%: significa che ogni 100mt3 di metano ne utilizzano 90-92 e il restante lo espellono sotto forma di calore nei fumi al camino.
Le caldaie a condensazione riescono a espellere i fumi molto più tiepidi sfruttando il combustibile si arriva oltre 99% negli impianti in bassa temperatura.
Vorrei sostituire la mia vecchia caldaia con una a condensazione è possibile?
Si, è possibile. Si devono però attuare alcuni accorgimenti per ottenere un risultato ottimale; se l’impianto è di tipo tradizionale a radiatori è buona regola procedere a un trattamento dell’impianto di riscaldamento con appositi prodotti (noi consigliamo Cillichemie) per rimuovere eventuali sedimenti.
Questo genere di caldaia si può dotare di una sonda che rileva la temperatura esterna per poter adeguare la giusta potenza e temperatura dei radiatori; è buona regola installare ad ogni radiatore una valvola termostatica per poter regolare distintamente la temperatura in ogni stanza.
Ho sentito parlare di impianti a pavimento: che cosa sono?
L’impianto a pavimento è un reticolo di tubi di riscaldamento che è distribuito omogeneamente sotto la superficie calpestabile dell’abitazione. Ovviamente questo tipo di impianto deve essere concepito in fase di progetto e di ristrutturazione edilizia.
Data la grande superficie radiante (un radiatore grande quanto tutta la stanza) si ottengono delle temperature ben distribuite in tutte le parti dell’abitazione con una temperatura dell’acqua dell’impianto che si limita a circa 38-45∞. Questo genere d’impianto è l’ideale per essere associato ad una caldaia a condensazione che potrà ottenere rendimenti costanti intorno al 99%. Con un impianto di questo tipo si hanno dei risparmi sul consumo nei confronti di un impianto tradizionale tra il 25% ed il 30%.
Com’è una caldaia ad alto rendimento?
Una caldaia deve garantire un rendimento a regime almeno pari o superiore al 90% – 92%.
Che cosa sono le caldaie a condensazione? E quanto rendono?
Sono caldaie che recuperano il calore dai fumi, abbattendo la temperatura di uscita si ottiene un rendimento più alto.
Le caldaie a condensazione, ottengono prestazione superiori a 100%, il limite superiore teorico per il metano è pari a 111%, in commercio si trovano caldaie dal 107% al 109%, a seconda della potenza.
Il recupero è pari all’11%, mentre nel caso di combustibili liquidi quali il gasolio, il recupero è pari al 6% circa.
Cos’è una caldaia ecologica?
Le caldaie “ecologiche” sono apparecchi che abbattono le emissioni nei fumi delle sostanze più inquinanti quali gli ossidi di azoto (Nox), gli ossidi di zolfo (Sox), ecc.
La classificazione degli apparecchi a gas in 5 classi più è alta la classe più è bassa l’emissione, infatti la classe 5 fino a 70 mg/kWh di NOx.
Cosa sono le caldaie per esterni?
Sono caldaie adatte per l’installazione sui balconi e normalmente resistono a temperature esterne dai -5 °C ai -15 °C.
Cosa sono le caldaie ad incasso?
Le caldaie ad incasso sono ideali per l’installazione all’esterno dell’abitazione. Sono sostanzialmente degli apparecchi a scomparsa totale: l’apposito armadio di protezione si inserisce nel muro dell’edificio ed all’interno viene posizionata la caldaia.
Cosa significa rendimento?
È il rapporto tra la potenza termica convenzionale e la potenza termica del focolare.
Quale tipo di caldaia offre il rendimento migliore?
La caldaia a condensazione perchè recupera una parte del calore contenuto nei fumi di combustione, che nelle caldaie tradizionali viene perso.
Chi è il responsabile dell’mpianto di riscaldamento autonomo?
Il responsabile d’impianto è il proprietario o l’occupante o per essi un terzo responsabile.
Quando è obbligatoria l’apertura di ventilazione e che caratteristiche deve avere?
È obbligatoria in qualsiasi locale in cui sono installati apparecchi a gas di tipo A o B o apparecchi di cottura.
L’apertura di ventilazione deve garantire l’afflusso di almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas.
Qual è la pressione corretta di funzionamento di un impianto di riscaldamento?
È importante, ad impianto freddo, controllare periodicamente la pressione segnata sul manometro della caldaia. Negli impianti a ìvaso chiusoî deve sempre misurare 1,0 – 1,2 bar. Nel caso in cui la pressione fosse troppo bassa, sarà necessario caricare acqua attraverso il rubinetto di carico (vedi Libretto istruzioni), normalmente posto nella parte inferiore della caldaia. La pressione non deve mai superare i 3,0 bar, pertanto, se la pressione dovesse superare i 2,5 bar bisogner‡ togliere dellíacqua, ad esempio dalla valvola di sfiato di un termosifone, in modo da riportare il livello alla posizione sopra consigliata. È assolutamente normale che durante il funzionamento in servizio di riscaldamento la pressione oscilli tra 1,0 – 1,2 bar ad impianto freddo, fino a 1,8 – 2,0 bar con impianto caldo.
Con che periodicità deve essere svolta la manutenzione ordinaria?
La manutenzione di un impianto termico è regolamentata dai D.L. 192/05, 311/06, 152/06 che rimandano la periodicità della medesima alle indicazioni del libretto di ìuso e manutenzioneî a corredo della caldaia: tutti i costruttori indicano una periodicità annuale.
Per quanto riguarda l’analisi dei fumi gli stessi D.L. indicano una periodicità biennale per le potenze al di sotto delle 35 Kw, annuali per le potenze dalle 35 Kw in su.
Ho una caldaia che ha già un po’ di anni: quando dovrò sostituirla?
In teoria fino a che esistono parti di ricambio si può mantenere in vita una caldaia; in verità la durata media è di circa 15 anni (se è ben tenuta e controllata ha una durata anche di 20 anni).
Ovviamente le manutenzioni annuali che hanno la funzione di mantenere lo stato ottimale di funzionalità ne allungano la vita.
Devo sostituire la caldaia e ho ricevuto dei preventivi che variano di molto.
Le caldaie non sono tutte uguali; a parità di potenza ci sono requisiti tecnici che migliorano il comfort di utilizzo ma fanno variare il prezzo.
Un’altra variabile è la modalità di produzione acqua sanitaria istantanea o ad accumulo; inoltre con combustione di tipo tradizionale o a condensazione.
Come funziona una caldaia?
La caldaia si accende solo se su richiesta del termostato ambiente o apertura rubinetto acqua calda.
La caldaia verifica le sicurezze. Mette in funzione la pompa. Muove la valvola dellíacqua in posizione riscaldamento o per la produzione di acqua calda. Fa partire il ventilatore (solo le camera stagna). Inizia la fase di accensione con lo scarico della scintilla. La valvola gas si apre e fa uscire il gas.
Si accende la fiamma. La caldaia tramite una sonda sente il calore della fiamma. La caldaia comincia a scaldare l’acqua.
Se la caldaia non parte cosa devo controllare?
Controllare il livello dell’acqua in caldaia, deve essere circa 1 e 1,2 bar.
Controllare le pile del termostato.
Controllare che il rubinetto del gas sia aperto.
Controllare che líinterruttore della caldaia sia su on o in posizione acceso.
Come posso effettuare la decalcificazione dello scambiatore o della serpentina?
Prima di tutto bisogna avere la pompa per far circolare l’acido, poi per collegare la pompa allo scambiatore o alla serpentina bisogna accedere all’interno della caldaia smontando i relativi raccordi, cosa sconsigliata dal buon senso e vietata dalle normative a personale non abilitato. Infine l’acido va smaltito secondo le normative che regolano i rifiuti speciali.
Per questa procedura le consigliamo di contattare un tecnico specializzato.
Chi effettua la verifica e cosa controlla il Verificatore?
La legge impone ai Comuni con più 40mila abitanti e alle provincie per i comuni al di sotto dei 42mila abitanti, di effettuare i controlli necessari ad accertare l’effettivo stato di manutenzione ed esercizio degli impianti termici con oneri a carico degli utenti.
I comuni, per loro conto o tramite agenzie affiliate, provvedono ad effettuare le verifiche sugli impianti.
Il verificatore analizza il corretto rendimento e l’igienicità della combustione, inoltre devono essere presentati i seguenti documenti:
Libretto d’uso e manutenzione dei componenti dellíimpianto termico;
Dichiarazione di conformità dell’impianto termico o documento sostitutivo, ove prescritto;
Libretto di impianto o centrale regolarmente compilato e completo di allegati;
Documentazione ISPESL per impianti di potenza superiore a 35 kW;
Certificato di Prevenzione Incendi dove prescritto e comunque per impianti di potenza superiore a 116 kW.
Chi mi può sostituire la caldaia?
La caldaia può essere sostituita esclusivamente da uníimpresa iscritta alla Camera di Commercio o all’albo degli Artigiani ai sensi della legge DM 37/2008.
Quando incorre l’obbligo per un impianto termico di avere un conduttore con patentino? Quali impianti lo prevedono e quali sono esclusi?
L’articolo 16 della legge 615 del 13 luglio 1966 descrive quanto segue:
Il personale addetto alla conduzione di un impianto termico di potenzialità superiore a 232 kW deve essere munito di un patentino di abilitazione rilasciato dell’Ispettorato provinciale del lavoro, al temine di un corso per conduzione di impianti termici, previo superamento dellíesame finale.
Tale norma vale per l’esercizio di impianti termici, alimentati con combustibili minerali solidi o liquidi, a ciclo continuo o occasionale, che diano luogo ad emissione in atmosfera di fumi, polveri, gas e odori di qualsiasi tipo atti ad alterare le normali condizioni di salubrità dell’aria, La Bigiemme nel suo organigramma ha personale specializzato che ha ottenuto a pieni voti il suddetto patentino.
Che cosa si intende per impianto termico?
Impianto termico è un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione invernale degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici o sanitari, o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente, ove esistenti, i sistemi di produzione, distribuzione e utilizzatore del calore, nonchÈ gli organi di regolazione e controllo; sono compresi negli impianti termici gli impianti unifamiliari di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti apparecchi quali: stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari.
Che cosa può succedere con una caldaia difettosa?
Se una caldaia è difettosa o se la combustione non è ottimale, si possono verificare conseguenze anche gravi, dovute soprattutto alla formazione e diffusione di monossido di carbonio (CO). Il monossido di carbonio, che costituisce una delle principali cause degli incidenti, è un gas inodore, incolore e tossico, letale anche in piccole concentrazioni. Soprattutto in caso di caldaie o scaldabagni a camera aperta e tiraggio naturale, se la fiamma del bruciatore anzichÈ essere tesa ed azzurra, dovesse risultare irregolare e giallastra, è consigliato spegnere immediatamente la caldaia e contattare urgentemente l’assistenza tecnica. Al fine di limitare inconvenienti di questo tipo, è fondamentale che la caldaia venga opportunamente e regolarmente sottoposta ad operazioni di controllo e manutenzione ordinaria conformemente a quanto prescritto dalle istruzioni tecniche redatte dalla casa costruttrice dell’apparecchio.
In quali circostanze l’ossido di carbonio si può formare e diffondere nell’ambiente?
Ad esempio in caso di combustione in un locale non sufficientemente aerato, per il cattivo funzionamento del sistema di scarico dei fumi o per malfunzionamento della caldaia dovuto a scarsa manutenzione o errata taratura e regolazione. Per questo motivo si consiglia di tenere le prese di areazione sempre ben pulite e libere da eventuali ostruzioni.
È importante tenere ben aperta la presa di areazione?
Una presa di areazione è fondamentale ai fini della sicurezza, infatti, nel locale in cui viene bruciato gas combustibile (generatori di calore, apparecchi di cottura dei cibi, scaldacqua, radiatori individuali, stufe, caminetti, ecc.), l’areazione deve essere sufficiente per permettere la regolare combustione, pertanto le aperture di ventilazione predisposte, devono essere mantenute molto ben pulite e libere da materiali che possano ostruire il corretto ed adeguato afflusso di aria comburente. A titolo informativo si evidenzia che per la corretta combustione di 1 m3 di gas metano sono necessari circa 10 m3 di aria comburente.
Che cosa è necessario fare per mantenere in sicurezza il proprio impianto gas?
Oltre a verificare con regolarità l’efficienza delle prese díaria, è consigliabile, soprattutto per chi usa caldaie a camera aperta e tiraggio naturale, contattare periodicamente un’impresa abilitata al fine di controllare l’efficienza e la corretta evacuazione dei prodotti della combustione, l’integrità, la conformità e la pulizia del sistema di scarico fumi. Oltre a queste operazioni, sempre ai fini della sicurezza è fondamentale far eseguire da personale qualificato la manutenzione annuale della caldaia.
È importante controllare periodicamente la scadenza del tubo gas del piano cottura?
Se il collegamento del piano di cottura allíimpianto gas è stato realizzato con tubazione in gomma è fondamentale, ai fini della sicurezza, controllare periodicamente lo stato di mantenimento del tubo e la data di scadenza. In caso di danneggiamento del tubo oppure semplicemente in caso che la data di scadenza su di esso riportata fosse stata raggiunta, il tubo deve venir prontamente sostituito.
Se, invece, il piano di cottura è del tipo “ad incasso”, è opportuno verificare che il tubo di adduzione gas sia del tipo flessibile in acciaio inox, che non ha data di scadenza ma è obbligatorio per questo tipo di apparecchi.
Cosa si deve fare in caso si dovesse avvertire odore di gas dalla caldaia?
Il consiglio è quello di chiudere immediatamente il rubinetto di adduzione gas normalmente di colore giallo e posto usualmente sotto la caldaia, spegnere la caldaia e chiamare prontamente l’ssistenza tecnica.
Cos’è l’Allegato G del DLG 192/05 e 311/06?
L’Allegato G è un documento che viene rilasciato dal manutentore della caldaia alla fine del controllo annuale di manutenzione. È un Rapporto di Controllo Tecnico che comprova l’avvenuta manutenzione dell’apparecchio e dove il tecnico riporta eventuali importanti segnalazioni, evidenziando se l’apparecchio può continuare a funzionare in condizioni di sicurezza. Una volta compilato e controfirmato, il suddetto rapporto di manutenzione viene consegnato direttamente all’Ente preposto ai controlli ad opera del manutentore stesso.
Cos’è il Libretto di Impianto?
Il Libretto díImpianto è una vera e propria “carta d’identità” della caldaia autonoma e dell’impianto termico. Su di esso sono sempre riportati i dati del cliente, i dati di targa dell’apparecchio, i dati degli altri eventuali componenti dell’impianto termico, e soprattutto tutti gli interventi di manutenzione e i dati relativi all’analisi dei prodotti della combustione che vengono registrati periodicamente dai nostri tecnici.
È importante eseguire la prima accensione ed il collaudo della caldaia?
Il collaudo iniziale è un’operazione fondamentale che viene eseguita dai nostri tecnici autorizzati Immergas, che grazie alla loro comprovata esperienza e capacità, sono in grado di regolare al meglio la combustione, di ottimizzare il rendimento dellíapparecchio, di fornire al cliente tutte le spiegazioni necessarie al fine di utilizzare al meglio il nuovo generatore e dare opportune informazioni sulla nostra azienda, sui nostri servizi e sui contratti di manutenzione.
Cos’è la “Dichiarazione di Conformità”?
La Dichiarazione di Conformità è un documento che viene rilasciato dallíimpresa installatrice dell’impianto termico o della mera sostituzione del generatore di calore. L’impresa installatrice deve essere abilitata in base alla Legge 46/90 e la Dichiarazione è indispensabile per effettuare la prima accensione di una nuova caldaia e l’avvio della garanzia. Con questo documento l’impresa installatrice attesta che l’impianto è stato realizzato nel rispetto delle norme di legge. Nel caso non sia stata rilasciata, il Responsabile dell’impianto deve risalire all’installatore dell’impianto e richiederla.
Perché è meglio affidare il proprio impianto ad un Centro di Assistenza Autorizzato?
La Legge Italiana non fa distinzioni tra installatore termoidraulico e manutentore di impianti a gas, ne tanto meno tra manutentore generico e manutentore autorizzato dalla Casa costruttrice; tutti questi operatori sono abilitati dalla Legge 46/90 ad operare sugli apparecchi a gas. Le differenze principali riguardano il periodo di garanzia convenzionale dell’apparecchio che solitamente è garantito sugli interventi dal Centro Assistenza Autorizzato.
Essere supportati direttamente dal costruttore di caldaie, pertanto, di diverse garanzie allíutente, come ad esempio l’utilizzo di ricambi originali (e garanzia sugli stessi), l’applicazione di tariffe trasparenti sia sulle prestazioni che sui ricambi, la preparazione tecnica specifica sul prodotto, l’aggiornamento continuo su nuove anomalie e soluzioni (conoscere il prodotto, riduce i tempi díintervento e previene guasti già conosciuti), ma soprattutto in caso di eventuali richiami, disservizi o anomalie tecniche, l’utente ha sempre la possibilità di richiedere la supervisione della casa madre.
Ho una caldaia di Tipo B installata in un bagno è a norma?
No, l’unica caldaia che è ammessa in un bagno e la caldaia di tipo C (tiraggio forzato).
Ho una caldaia di Tipo B installata in un garage è a norma?
No, nessun tipo di caldaia è ammessa nei box neppure la tipo C.
Ho una caldaia di Tipo B installata in camera da letto è a norma?
No.
Ho una caldaia di Tipo B installata in un locale a uso abitativo in presenza di camino a legna (aperto) è a norma?
No, l’unica caldaia ammessa è la tipo C (tiraggio forzato).
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